Un festival dove non vedenti e non udenti possono godere della lirica

Condividiamo più che volentieri questa iniziativa, promossa dal seguente articolo di giornale, scritto dalla giornalista Fulvia Degl’Innocenti.

“Un festival dove non vedenti e non udenti possono godere della lirica”
Da 17 anni un progetto permette a persone con differenti disabilità di assistere a rappresentazioni teatrali e scoprire i segreti del backstage.

Dai non vedenti ai non udenti, da chi rientra nello spettro dell’autismo a chi ha forme di deficit cognitivo, i diversamente abili da 17 anni possono comunque godere della massima espressione delle arti performative grazie al Macerata opera festival dove è attivo il progetto InclusivOpera, ideato e guidato dalla professoressa Elena Di Giovanni dell’Università di Macerata, sviluppato col coordinamento della professoressa Francesca Raffi dell’Università di Macerata e con il supporto del dottor Marco Luchetti. InclusivOpera ha fatto la storia dell’inclusività nel mondo dello spettacolo, inteso come fonte di benessere psicofisico, ed è stato preso a modello di progetti in altri teatri, come Scala e Arena di Verona.

Dallo scorso 6 giugno, fino al prossimo 7 agosto, Arena Sferisterio torna a ospitare un ricco calendario di iniziative, rendendo l’esperienza dell’arte accessibile, comprensibile e godibile a persone con disabilità da tutta Italia e non solo. L’11 luglio e il 28 luglio ragazzi e ragazze della Piombini Sensini Onlus faranno una visita al palcoscenico e al backstage dello Sferisterio per approfondire le professioni del mondo dello spettacolo. Il 21 luglio alle 11, presso Cooperativa sociale Di Bolina, si terrà un laboratorio di musica e canto dedicato alla Vedova allegra, in collaborazione con le operatrici e gli operatori della Cooperativa. Il 25 luglio alle 18 sempre all’Arena Sferisterio si svolge un percorso multisensoriale per persone sorde e con disabilità intellettiva, con guida in lingua dei segni italiana, condotto insieme ai giovani soci dell’Ente nazionale sordi, alla scoperta del montaggio di uno spettacolo, mentre alle 21 Il Rigoleto di Giuseppe Verdi potrà esesre fruito anche dai non udenti grazie ai sopratitoli. Tra gli altri eventi in programma l’1 agosto in occasione del Mabeth di Verdi, si svolgerà alle 18 un incontro, guidato insieme ad alcuni soci dell’Unione italiana ciechi, sezione di Macerata, per persone cieche e ipovedenti, incentrato su Verdi e sulla sua musica, alla scoperta di strumenti e voci, mentre alle 21 lo spettacolo avrà anche l’audiodescrizione.

InclusivOpera inotlre ha portato alla formazione di giovani operatori e ambasciatore dell’accessibilità che ora lavorano in Italia e negli Stati Uniti. Presentato a New York, a Melbourne, a Rotterdam, a Londra, ad Anversa e in tanti altri Paesi, resta ancora oggi un’iniziativa esemplare, ma soprattutto rimane la più vivace fucina di idee scientificamente informate per un’inclusività attenta, efficace, sensibile, mai superficiale.

La media di pubblico coinvolta dai servizi di InclusivOpera si è attestata attorno ai 400 partecipanti per anno nelle ultime due edizioni del Macerata opera festiva, con persone provenienti da tutta Italia, di età compresa tra i 5 e gli 85 anni. Inoltre, tutti i percorsi sono guidati da giovani con disabiltà fra i 15 e 21 anni, già formati come guide, e dunque parte attiva del team InclusivOpera.

Un’esperienza come questa appare ancora più importante perché riguarda potenzialmente un numero crescente di persone: in Italia la cecità e l’ipovisione interessano 1,5 milioni di persone mentre i ciechi sono circa 270 mila e sono intorno ai 7 milioni – il 12,1% della popolazione – le persone affette da ipoacusia, mentre circa 1 bambino su 70 rientra nello spettro dell’autismo. Confermano queste tendenze i dati Istat riguardanti gli alunni con disabilità in costante aumento nelle scuole italiane, in particolare con disabilità intellettiva, senza contare i minori con problemi di emarginazione sociale.”